“Sista” e “Op.22 N°2” a Vertigine 2024

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di Alessandro Paesano

Vertigine, La stagione danza 2024 giunta  alla sua terza edizione, è la rassegna  di danza contemporanea di Orbita/Spellbound Centro Nazionale di Produzione della Danza, curata dalla co-direttrice del Centro Valentina Marini che dal 12 gennaio al 23 maggio si dipana tra il Teatro Palladium, il Teatro Biblioteca Quarticciolo e lo Spazio Rossellini. Il 1 febbraio sono andati in scena al Palladium Sista di Simona Bertozzi  e Op.22 N°2 di Alessandro Sciarroni.

Le due coreografie hanno restituito uno spaccato molto interessante su due realtà italiane  che declinano la danza con la performance, e la coreografia ad personam con dei risultati esaltanti anche se ancora suscettibili di ulteriori sviluppi.

Sista

Il pubblico entra in sala con le due danzatrici-performer già in scena, una seduta, di spalle, le braccia dietro il busto, leggermente flesso. L’altra sdraiata, supina, le gambe flesse verso il busto. Entrambe mantengono la posizione, immobili, per tutto il tempo in cui il pubblico, numeroso, prende posto in sala.

La performance vede le due interpreti, Marta Ciappina (Premio Ubu 2023) e Viola Scaglione, che hanno espressamente chiesto il duetto alla coreografa Simona Bertozzi, declamare lacerti di pensieri che specificano un certo uso delle parole (ballo non danza), in una sorta di notazioni brevi e personali come quelle del diario, che declamano, quasi sempre di spalle,  mentre eseguono dei movimenti che articolano il ballo con l’esplorazione dello spazio, della  possibilità di movimento dei loro corpi, in una ricerca articolata, a tratti individuale a tratti in coppia, anche se ognuna danza per sé.
La riflessione offerta dalle parole si coniuga con un ricerca del movimento dal quale traspare una necessità di essere, di mostrare l’emergere di un discorso, dell’esigenza di un movimento che coniuga l’individualità con la ricerca di una sororanza fatta di collaborazione e confronto, nella quale parola e movimento funzionano come due significazioni che compartecipano di una complessità esistenziale ben più articolata della quale costituiscono le increspature emotive di un sommovimento interiore. 

La grande disponibilità delle due interpreti nel mettersi in gioco interpretando una coreografia parlata complessa e d’alta precisione (al netto di alcune difficoltà di comprensione di un testo detto quasi sempre di spalle) restituisce verità e necessità di un lavoro mai banale dove la complicità (femminile) è un sottotesto che si vede chiaramente in tralice.

Op. 22 No. 2 

Op. 22 No. 2 è un assolo coreografato da Alessandro Sciarroni, commissionato a partire da un’idea di Emanuele Masi per BolzanoDanza, pensato per essere interpretato dalla magnifica Marta Ciappina, danzatrice con la quale Sciarroni ha intrapreso una collaborazione che dura da anni.

L’opera cui fa riferimento il titolo è il poema sinfonico del 1895 “Il cigno di Tuonela” (Tuonelan Joutsen) del compositore finlandese Jean Sibelius.

Ciappina entra in scena irrompendo col rumore dei tacchi delle scarpe che calza, introducendo una marcia che si spezza subito in danza. Una danza senza musica (che entra quasi a metà dell’esecuzione) nella quale ripete una sequenza di movimenti tra il ludico e la ricerca di un equilibrio che cambia continuamente baricentro, a intensità variabile, con dei momenti di parossismo cui seguono momenti  di concentrazione (o distrazione) dove una mano è attratta o indica verso un punto dello spazio tirandosi dietro  avambraccio, braccio e tutto il corpo.

Questa sequenza, ripetuta sempre in maniera diversa, si innesta sulla musica che compare all’improvviso come se fosse la musica a scaturire dalla danza e non viceversa, in un rapporto alternativo tra partitura e coreografia.

L’intensità interpretativa di Ciappina, che raggiunge il climax in un urlo che è al tempo di vitalità disperante e di ribellione, investono la platea con una forza immensa, sbaragliandolo verso una accettazione totale del qui e ora nel quale conta solamente la sua danza.

Gli applausi finali, quasi catartici, la richiamano in scena più e più volte.

L’accostamento tra queste due coreografie, che vedono Ciappina protagonista, ora con Viola Scaglione, ora da sola, permette di sperimentare sul palco  la vitalità eccezionale della scena danzante italiana contemporanea suscitando l’entusiasmo tanto per i due lavori presentati quanto  per la programmazione di chi li ha scelti e ha pensato di proporli insieme.

La sala piena, l’entusiasmo del pubblico, mostrano una Roma pronta a una programmazione di qualità non allineata all’estetica commerciale ma non per questo elitaria. 

Vertigine fa da interfaccia tra una serie di realtà  Italiane d’eccellenza e la necessità del pubblico romano di seguire una programmazione di qualità. 

Torneremo a parlare di Vertigine molto presto anche non riuscendo a coprire la sua intera programmazione. 

Per chi vuole approfondire può trovare qui le singole date.

 

Sista
Coreografia Simona Bertozzi
Produzione BallettoTeatro di Torino
Danzatrici Marta Ciappina e Viola Scaglione
Musica The Slits, Francesco Giomi, Jason Sharp
Light design Simona Gallo
Editing voce Roberto Passuti
Costumi Born to be Reborn Lab
Parole Marta Ciappina e Viola Scaglione
Con il supporto di Lavanderia a Vapore, Collegno (TO)
Progetto realizzato in prima fase con MilanOltre Festival
Durata 30′

Op. 22 No. 2
Di Alessandro Sciarroni
Con Marta Ciappina
Musica Jean Sibelius (Op. 22 No. 2,”Tuonelan joutsen”)
Costumi Ettore Lombardi
Cura, promozione e sviluppo Lisa Gilardino
Produzione esecutiva Chiara Fava
Cura tecnica Valeria Foti
Produzione MARCHE TEATRO Teatro di Rilevante Interesse Culturale,
Corpoceleste_C.C.00#
Co-produzione Festival Bolzano Danza | Tanz Bozen con il sostegno di NOI Techpark Südtirol / Alto Adige commissione Festival Bolzano Danza | Tanz Bozen
Durata 20′

Visti per voi al Teatro Palladium di Roma il 1 febbraio 2024.

 

 

(3 febbraio 2024)

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