“Divine Beasts” approda ad Attraversamenti Multipli 2024

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di Alessandro Paesano

Altro spettacolo in programmazione nella serata del 20 di giugno al Festova Attraversamenti multipli 2024 è Divine Beasts,  terzo movimento del trittico Hybridus che Cornelia, la compagnia di danza fondata nel 2019 a Napoli da Nyko Piscopo, Nicolas Grimaldi Capitello, Eleonora Greco, Leopoldo Guadagno e Francesco Russo, ha realizzato assieme al coreografo Maša Kolar.

Hybridus è ispirato ai Ballet Russes dai quali prende la grammatica coreutica e la declina per intraprendere un discorso di riscrittura coreografica sui corpi dei danzatori e delle danzatrici. 

In Divine Beasts Divine Beasts il riferimento è al Bolero, danzato da Bronislava Fominična Nižinskaja in Francia conosciuta come Bronislava Nijinska, sorella di Vaslaw Nijinsky, che, nella riscrittura di Maša Kolar, Nyko Piscopo e Nicolas Grimaldi Capitello, assume i toni disincantati, ironici e primigeni della bestia originaria, quell’animalità precedente all’essere umano, che i danzatori e la danzatrice (Manuela Facelgi, Nicolas Grimaldi Capitello, Leopoldo Guadagno, Francesco Russo) fanno emergere in scena con una forza dirompente di notevole impatto.

Prima ancora dell’inizio del Bolero, quando viene eseguita solamente la partitura ritmica del suo incipit, i quattro animali danzanti entrano sulla scena, allestita  nel prato prospiciente l’acquedotto, direttamente da sotto le arcate, da dove appaiono e scompaiono a seconda dell’illuminazione, apparendo come presenze fantasmatiche. Danzatori e danzatrice  usano le mani a mo’ di artigli o di corna o altre protuberanze sul capo degli animali che incarnano.
Poi finalmente guadagnano la scena, un grosso tappeto rosso realizzato con stoffe teatrali da Cosimo De Luca,  unica distanza tra i loro corpi e il prato.

La partitura musicale del Bolero è rimaneggiata nella parte centrale, con qualche aumento di velocità e in quella finale che ripete a loop alcuni momenti delle variazioni che precedono la chiusa del Bolero, variazioni curate da Višeslav Laboš.

I tre danzatori e la danzatrice portano in scena  la presenza ferina di questi animali curiosi, mossi nei loro movimenti da una testardaggine compulsiva nel loro voler esplorare e apparire. La coreografia è un crescendo di movimenti, prima in solitaria,  ripetendo a turno, nel serrato ritmo boleriano, gli stessi gesti (il busto che si innalza da terra a esplorare il territorio circostante per ritornare subito in posizione orizzontale)  poi in passi a due dove la presenza di tre danzatori impone anche una coppia uomo-uomo. La coreografia è anche nella nella postura del corpo oltre che ne  ritmo e nella  velocità esorbitanti che richiedono un controllo massimo e un grande sforzo.
La riscrittura delle codifiche di genere  presenta  una de-gerarchizzazione dei ruoli (chi porta, chi è portato o portata) di grande efficacia costituendo un valore aggiunto alla rivisitazione dei balletti russi.

Divine Beasts è una coreografia divertita, eseguita in maniera perfetta, con un sottile ma percepibile piglio ironico, con  una esecuzione che ipnotizza e incanta. Un altro fiore all’occhiello di una programmazione del Festival sempre molto interessante.

Il pubblico apprezza e applaude generosamente.

 

MAŠA KOLAR / CORNELIA / Divine Beasts
Coreografia / Maša Kolar

Dramaturg / Maja Marjančić
Danzatori / Manuela Facelgi, Nicolas Grimaldi Capitello, Leopoldo Guadagno, Francesco Russo
Costume designer / Tiziana Barbaranelli
Light Designer / Jan Čief
Scenografia / Cosimo De Luca
Musica / Maurice Ravel
Elaborazione musicale elettroacustica / Višeslav Laboš
Produzione / Cornelia
Co-produzione / Teatro Comunale Città di Vicenza
Supporto / Divadlo Studio Tanca

Visto per Voi al Parco di Tor del Fiscale il 20 giugno 2024.

 

 

(23 giugno 2024)

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