Funerale all’italiana, una piacevole sorpresa

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di Alessandro Paesano

Mentre il pubblico entra in sala, la bella sala del Teatrobasilica, una giovane ragazza sta in piedi, accanto a un podio di legno, parzialmente coperto da un tessuto ricamato.
La giovane donna sembra nervosa, passeggia, saluta qualcuno che riconosce tra il pubblico (a volte davvero a volte per scena) poi quando la sala è gremitissima, ringrazia le persone presenti seguendo la retorica dei discorsi funebri, con brio, leggera ironia ed eleganza.

La ragazza in scena è Benedetta Parisi che firma il testo con Alice Sinigaglia (quest’ultima fira anche la regia). Lo spettacolo segue la migliore tradizione del teatro di parola che si declina col teatro fisico (come quando l’interprete guadagna la sommità del podio) un teatro fatto di immaginazione e performance la coperta che copre il podio che trasforma in velo che copre i capelli, o usata come rigonfio per il pancione da donna incinta, che sarà infine copertina che avvolge la piccola creatura appena arrivata in questo mondo.

Più che una esplorazione della cerimonia sociale più chiacchierata, come suggerisce il programma di sala, per la quale manca al testo il senso politico della declinazione laica della cerimonia funebre, (in opposizione a quella religiosa, l’unica presa qui in considerazione), la  cerimonia è un’occasione  per intraprendere un racconto, privato e personale, tra memoria, sororanza (il rapporto con la parentela femminile, la gravidanza, il parto), lo scarto generazionale, e il posto sociale dei generi restituiti e osservati prima ancora che criticati, senza uscire mai dai canoni di una cultura popolare contaminata dal dopoguerra piccolo borghese, che sa sottrarsi a ogni retorica trovando la propria verità in una racconto che è testimonianza, memoria collettiva, tingendosi di un gusto elegiaco coerente ed efficace.

Funerale all’italiana è un racconto sul mondo, sulla memoria, sulle relazioni familiari e interpersonali fatto con grande amore che sa emozionare il pubblico che viene stimolato da un racconto che non è mai  alla ricerca dell’effetto, ma, al contrario, è sempre sostenuto da una necessità di raccontare, restituire l’emozione, la memoria, in un intreccio con la musica e le testimonianze-ricordo in audio del nonno della protagonista, evocato, come la nonna, per il funerale della quale il pubblico è stato invitato.

Una piacevole sorpresa sia per la bravura dell’interprete che per la ricerca drammaturgica delle due autrici, dove la femminilità, l’essere donna bypassa ogni rivendicazione di diversità e invita tutti e tutte a unirsi a una cerimonia, quella del teatro, con una grande onestà intellettuale. 

Il pubblico applaude tantissimo, com’è giusto che sia,  chiamando Benedetta Parisi più e più volte sul palco.

 

Funerale all’italiana
di Benedetta Parisi e Alice Sinigaglia

regia Alice Sinigaglia
in scena Benedetta Parisi
voce off Michele Coiro
suono Fabio Clemente luci Daniele Passeri
produzione SCARTI Centro di Produzione Teatrale d’Innovazione
TPE Teatro Piemonte Europa – Festival delle Colline Torinesi
costumi grazie a Sandra Cardini

 

Visto per voi al Teatrobasilica di Roma il 3 aprile 2024.

 

 

 

(13 aprile 2024)

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