Zappalà e Astolfi: Vertigine continua la sua proposta di danza d’altissimo profilo

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di Alessandro Paesano

Il 2 marzo, al Teatro Biblioteca Quarticciolo, la quarta edizione di Vertigine,  ha proposto tre diverse coreografie, senza quasi soluzione di continuità, giustapponendo il lavoro di Roberto Zappalà (sul quale sono stati presentati, 2X2, tratto da Rifare Bach, e Cult Us, un collage di estratti della sua ultima creazione Cultus) a quello di Mauro Astolfi, del quale è stato proposto Solo andata. Tre diverse proposte coreografiche che restituiscono il lavoro di due tra i coreografi più interessanti del panorama italiano e non solo. 

2×2 è una istallazione coreografica che esplora il rapporto diretto tra la partitura sonora di Bach e il movimento coreografico eseguito dalle due danzatrici Anna Forzutti e Silvia Rossi. Zappalà fa riempire il palcoscenico di fumo e tramite un’adeguata illuminazione, laterale e poi di quinta, quest’ultima rivolta direttamente verso la platea, il corpo delle due danzatrici taglia il fumo e crea delle ombre, dei riverberi luminosi, scolpendo lo spazio e amplificando i movimenti che si riverberano nell’aria tramite la diffusione della luce sul fumo.
Il risultato è sorprendente, elegantissimo nella sua semplicità, potente nel suo effetto, bellissimo da vedere presentandosi allo sguardo del pubblico in tutta l’essenzialità del movimento coreutico, scevro da alcun “significato” narrativo, dove la drammaturgia  è la danza stessa, nel suo essere movimento e movimento in esecuzione.
Una coreografia ad alto contenuto emotivo dove l’emozione scaturisce tutta dalla musica dalla quale nasce il movimento, amplificato dalla luce e dal fumo.
Indimenticabile.

2×2 di Roberto Zappalà

Subito dopo 2×2 è andato in scena Solo andata di Astolfi coreografia nella quale viene messo in scena l’incontro e la relazione tra due danzatrici e un danzatore che si cercano,  interagiscono, entrano in competizione e gestiscono attraverso una ricercata  grammatica  coreutica, le emozioni che scaturiscono dalle loro interazioni.
Delle sedie e un tavolo entrano a far parte della coreografia alludendo a una occasione  di incontro e di confronto che,  impedendo o quasi il movimento, interrompe la danza e simbolicamente l’esperienza di vita. Un vivere che  è tutto nel suo divenire oppure viene sospeso nell’atto mediatore del confronto dal quale scaturisce un racconto sempre normalizzante e che induce a rientrare nei  nei ranghi.
Una crasi perfetta tra movimento coreutico ed esperienza di vita restituita da un trio di performer (Maria Cossu, Giuliana Mele e Alessandro Piergentili) all’altezza della coreografica di Astolfi che chiede loro molto.

Solo Andata di Mauro Astolfi

Torniamo quindi a Zappalà con Cult Us, un florilegio di estratti da Cultus.
Due danzatrici  (Silvia Rossi e Anna Forzutti) e due danzatori (Erik Zarcone e Filippo Domini)   – che indossano un costume attillato uguale,  senza connotazioni di genere, con dei colori vivi che vengono ora evidenziati ora cancellati dall’illuminazione – sono  messe e messi  in movimento prima da alcuni brani di Shakespeare, recitati da delle voci registrate, e poi dalla partitura musicale di David Lang (The Little Match Girl Passion) sviluppata per musica e coro.
Attraverso una coreografia che si esprime con una sorprendente fluidità nei movimenti Zappalà illustra l’affinità tra la voce umana, quella parlata e quella cantata, e i movimenti del corpo umano che in maniere differenti ma affini muovono l’aria nello spazio: la voce,  in quanto suono è movimento nell’aria,  e la danza,  nel movimento dei corpi ingenera un altro tipo di movimento dell’aria. Su questa profonda  affinità  Zappalà costruisce la sua coreografia con una ricerca del movimento  che non trova sosta e, apparentemente, non sembra richiedere sforzi particolari mentre, in realtà, richiede una grande precisione.

Cult Us di Roberto Zappalà

Il pubblico applaude entusiasta. Un pubblico che non è composto solamente da chi segue Vertigine abituato a una proposte di qualità ma è anche quello locale, del territorio del  Teatro Quarticciolo in una zona di roma dove il Teatro e la connessa biblioteca offrono una programmazione culturale sempre di alto livello (non a caso Vertigine lo ha scelto come una delle sue sedi di programmazione) in una zona altrimenti  priva di altre istanze culturali.
Un pubblico locale educato alla visione, e perfettamente in grado di apprezzare la programmazione di qualità di un Festival che offre uno sguardo organico sulle diverse realtà della danza italiana.
Un’altra serata riuscita in questa quarta edizione di Vertigine che si conferma sempre di altissimo livello.
Il festival continua fino al mese di maggio.
Essere presenti, riempire le sale (come sta avvenendo), parlare del festival per promuoverlo  è il miglior modo per  sostenere una proposta culturale fatta da chi la danza la conosce, la frequenta, la produce,  in una parola la ama.

2X2
coreografia: Roberto Zappalà
musica: Johann Sebastian Bach
danza e collaborazione: Anna Forzutti, Silvia Rossi
costumi e luci: Roberto Zappalà
Rifare Bach  una coproduzione Scenario Pubblico/Compagnia Zappalà Danza, Belgrade Dance Festival (Belgrado), Fondazione Teatro Comunale di Modena, MilanOltre Festival (Milano), Centre Chorégraphique National de Rillieux-la-Pape (Lione), Teatro Massimo Bellini (Catania)

Solo Andata
Coreografia Mauro Astolfi
Con Maria Cossu, Giuliana Mele, Alessandro Piergentili
Luci Marco Policastro
Musiche Autori Vari
Una produzione Spellbound, coproduzione Fondazione Teatro Comunale Città di VicenzaCon il contributo del MIC

Cult us
Coreografia: Roberto Zappalà | musica: William Shakespeare, David Lang
danza e collaborazione: Filippo Domini, Anna Forzutti, Silvia Rossi, Erik Zarcone
costumi e luci: Roberto Zappalà
Cultus è una una coproduzione Scenario Pubblico/Compagnia Zappalà Danza, Fondazione Luzzati / Teatro della Tosse (Genova), Teatro Comunale di Modena in collaborazione con TPE Fondazione Teatro Piemonte Europa (Torino), Artisti Associati (Gorizia), Festival Armonie d’Arte (Catanzaro)

Visto per voi sabato 2 Marzo 2024 al teatro Biblioteca Quarticciolo di Roma.

 

(7 marzo 2024)

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