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Teatri di Pietra 2018, il 13 luglio #Inscena “L’Arte di saper invecchiare”

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foto: G.Fiume

di Redazione #Torino twitter@gaiaitaliacomlo #teatro

 

 

 

Andrà in scena il 13 luglio 2018, all’Area archeologica-Arco del Malborghetto,  lo spettacolo “L’Arte di saper invecchiare”  tratto dal De Senectute di Cicerone,  scritto e diretto da Piero Nuti, interpretato da  Piero Nuti, Elia Tedesco, Giovanni Gibbin.

“Bisogna aggiungere vita agli anni, non anni alla vita”, secondo l’esortazione del neurologo, Premio Nobel per la medicina, Rita Levi Montalcini.

Così Luciano De Crescenzo: “I vecchi che posseggono il senso dell’umorismo hanno diritto al trenta per cento di sconto sull’età”. E ancora: “La gioventù, la maturità e la vecchiaia sono tre periodi della vita che potremmo ribattezzare: rivoluzione, riflessione, televisione. Si comincia col voler cambiare il mondo e si finisce col cambiare i canali!”

L’attore e regista Piero Nuti, conoscitore e frequentatore del teatro antico ai massimi livelli, è la guida ideale per un percorso teatrale piacevolissimo attraverso questo testo.

Lo spettacolo si apre all’attualità, attingendo a spunti di autori contemporanei e ai contributi di tutti gli anziani (e dei grandi anziani) che vogliano “dire la loro”.

L’arte di saper invecchiare illustra le motivazioni che mettono generalmente in cattiva luce la vecchiaia e ne confuta la fondatezza.

Cicerone esalta l’importanza delle attività per l’anima e delle “cose grandi” per le quali non è necessaria l’agilità del corpo, ma piuttosto l’intelligenza e l’autorità e che si possono compiere anche da anziani come accadde, per esempio, a Sofocle che continuò a scrivere tragedie quali l’Edipo a Colono, o a personalità quali Platone o Pitagora.

Il corpo non è una casa, ma un albergo dell’anima. Secondo l’autore, l’anima è immortale, e ne è una prova il fatto che si sanno molte cose già dalla nascita, e nemmeno quando siamo vivi l’anima si vede, dunque può esserci anche dopo…

’idea di proporre i processi, le orazioni e le opere filosofiche dell’antichità nacque all’inizio degli anni ’50, a Genova, grazie al felice incontro tra il Professor Francesco Della Corte e un gruppo di universitari amanti del teatro, tra cui Vito Molinari e Piero Nuti, che li presentarono con enorme successo nelle Università e nei teatri d’Italia. I testi di partenza sono antichissimi, ma lo spirito in essi contenuto e le parole con cui sono comunicati toccano direttamente la sensibilità contemporanea di ciascuno di noi.

L’intento di Cicerone è lui stesso a illustrarcelo con chiarezza: “Desidero sollevare te, e anche me stesso, di questo peso della vecchiaia. La stesura di questo libro mi è stata così piacevole che, non solo ha spazzato via tutte le angosce della vecchiaia, ma mi ha anche reso la vecchiaia dolce e gradita”.

Inizio dello spettacolo alle 21,15. Informazioni: teatridipietra@gmail.com.

 

 





 

 

(9 luglio 2018)

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