di Alessandro Paesano
Festival Attraversamenti Multipli, spettacoli della serata del 29 giugno – parte 2
Dopo l’esplorazione del romanzo di Olivia Laing,di cui abbiamo già parlato, la prima giornata di Attraversamenti multipli il festival multidisciplinare di Margine Operativo, con la direzione artistica di Alessandra Ferraro e Pako Graziani, ha visto in programma due proposte di danza e una di danza – teatro fisico che hanno restituito uno sguardo europeo sulla ricerca coreutica e teatrale di Spagna, Francia e Italia.
ARNAU PÉREZ / Single
Lo spagnolo Arnau Pérez ha proposto Single, una coreografia per un solo danzatore che, partendo dall’idea del singolo discografico, esplora l’idea del concetto di individualità e del successo in una società nella quale, pur essendo circondati e circondate da persone, siamo sempre più nella solitudine.
La coreografia prende i suoi primi passi da un vinile rosso, dello stesso colore dell’abito, giacca e pantalone, che Pérez indossa. Un vinile impiegato nella danza come elemento estetico, come disco dello sport che ne prevede il lancio, come oggetto di culto al quale relazionarsi e dal quale distanziarsi per ritornare.
Una volta deposto l’oggetto-feticcio Pérez elabora una coreografia che è esplorazione del sé fatta di una danza ad alto contenuto tecnico, eseguita nel prato di erba del Parco, nella quale l’ego dell’individualità si esalta nella ricerca di un mood, di una attitudine, di uno stare nello spazio che è uno stare al mondo, nel quale il passo di danza è momento di confidenza e consapevolezza di se, esaltazione della propria individualità, millantata voglia di comunicare la propria unicità con una danza che trova dei passi anche da terra.
Perez non trascura il qui e ora della performance, come quando un cane entra nello spazio scenico e il coreografo danzatore non batte ciglio e comincia a interagirvi, o come quando fonde il suo sguardo con quello di uno spettatore che si smarrisce e poi si sente coinvolto e divertito o, ancora, quando Pérez articola un lamento accorato come lacerto di una individualità che esiste e comunica i propri stati d’animo con dei suoni elementari.
Una coreografia che si muove su uno spazio sonoro, di Toromecánico y Casasnovas, che declina nei segni di un elettropop contemporaneo le note del coro a bocche chiuse dalla Madame Butterfly di Puccini, costituendo un contraltare ideale alla ricerca di una individualità che costruisce la sua propria novità a partire da una identità classica, in tutte le accezioni possibili del termine.
Emozione, sentimento e ironia le coordinate emotive nelle quali si muove la danza del coreografo madrileno, alla sua prima presenza italiana.
Altra perla di un Festival appena cominciato a già così pienamente riuscito.
Ideazione e coreografia: Arnau Pérez
danza: Arnau Pérez
Spazio sonoro: Toromecanico e Casasnovas
Costumi: Adolfo Dominguez
Supporto: Centro Culturale Contemporaneo Conde Duque, Madrid
1° premio al Festival Internazionale Solo Tanz di Stoccarda performance selezionata da Acieloabierto – Circuito 2023 / Red Acieloabierto (SP)
Cie MF | Maxime & Francesco / Re-Garde
Francesco Colaleo e Maxime Freixas, fondatori della Cie MF sono due danz’autori che improntano la loro sperimentazione coreografica verso una ricerca sul corpo umoristica, fisica ed impegnata.
Re-Garde è una coreografia del 2015 ripensata per il festival Attraversamenti multipli la cui location ben si adatta a una coreografia che vuole trovare nuove soluzioni rispetto quella della visione frontale classica del teatro.
Le sedie su cui il pubblico viene fatto accomodare sono disposte su tre lati sui quali Maxime Freixas e Giulia Di Guardo esplorano lo spazio scenico, approntando una cifra coreutica che, partendo da passi di danza all’unisono e speculari, delinea due personalità di interpreti diverse che si rispecchiano l’uno nell’altra in un continuo scambio di proiezioni dove lo sguardo di uno interrompe i movimenti dell’altra e viceversa, e dove una performance atletica e non normata dai classici ruoli di genere (dove dunque è anche lei a portare lui o a sostenerne il peso sulle gambe) declinando un dialogo di conoscenza e interazione dalla ritmica e dai gesti precisi e subito riconoscibili.
La coreografia ci fa riflettere su un guardare che crea l’immagine del mondo e l’immagine di sé, un sé che per esistere ha bisogno dello sguardo di un’altra persona.
Uno sguardo che costituisce un limite alla libertà di movimento dell’altro, dell’altra mentre la musica suona le note di Com’è triste Venezia di Charles Aznavour.
Una coreografia elegante, uno spettacolo riuscitissimo al festival eseguita da un danzatore e una danzatrice ma pensato originariamente per due interpreti maschili.
Cie MF | Maxime & Francesco / Re-Garde
regia e coreografia / Francesco Colaleo e Maxime Freixas
interpretazione / Giulia Di Guardo e Maxime Freixas
produzione / Cie MF | Maxime & Francesco
con il sostegno di / ACS Abruzzo Circuito Spettacolo (IT), Micadanses (FR), Tersicorea T.Off (IT), Cie Propos/Studio Lucien (FR), Residenza Idra (IT), Teatro Akropolis (IT), Espace 13 (FR), Network Anticorpi XL (IT)
CARLO MASSARI / C&C COMPANY BASTARDO – chi ha paura dell’uomo nero
La serata d’apertura si è conclusa con CARLO MASSARI / C&C COMPANY
BASTARDO – chi ha paura dell’uomo nero.
Un uomo di nero vestito, con la giacca, declama il testo di un discorso solenne, nel quale viene ribadito l’impegno a portare a termine quel in cui si crede, una Italia diversa, nella quale si crede ancora.
All’inizio sembra un pistolotto qualunque, poi il sospetto che sia un discorso assai conosciuto e retorico, serpeggia tra il pubblico mentre la musica inequivocabile canta Per fortuna che Silvio c’è e l’uomo di nero vestito con un entusiasmo da esaltato grida “presidente, questo è per te”.
Inizia così una danza che esprime la personalità debordante e da boutade vivente di Silvio (con tanto di corna esibite) ma è anche inequivocabilmente una danza celebrativa, divertita e gioiosa. La partitura sonora alterna le note barzellette di Berlusconi raccontate dalla sua stessa voce, che lo vedono protagonista, morto mentre parla col creatore o mentre precipita da un grattacielo e grida ma si esalta alla comparsa di una ragazza che si spoglia, che si alternano alle note della splendida Passacaglia della Vita: Homo fugit velut umbra di Stefano Landi che ci ricorda che bisogna morire.
Ed ecco che la danza senza soluzione di continuità acquista diverse letture: è una danza che ricorda una figura controversa e centrale della nostra politica recente, la sua presenza, la sua persona pubblica, la sua sgraziata verve, e la sua verve diventa anche quella di quest’altro uomo nero che ballando ne celebra la morte perchè Silvio, nonostante le sue barzellette, alla fine è morto davvero.
Massari si esalta, come Silvio, per Silvio, o per la sua morte.
Ognuno, ognuna, sceglie quello che più gli si confà.
Intanto nello spazio naturale e all’aperto del Parco si è fatta notte, le luci colorate illuminano l’interprete che si prende gli applausi del pubblico, divertito, e la prima serata si conclude.
CARLO MASSARI / C&C COMPANY BASTARDO – chi ha paura dell’uomo nero
Creazione originale ed interpretazione: Carlo Massari / C&C Company
Produzione: C&C company
Coproduzione: Margine Operativo
Visti il 29 giugno 2023 al Parco di Torre del Fiscale di Roma.
(1 luglio 2023)
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