di Alessandro Paesano
È in scena fino a mercoledì 28 allo spazio Orsini di Roma “Basta abituarsi all’idea” per la regia di Marco Medelin, una commedia degli equivoci divertente e divertita in prima assoluta. Norberta (Michela Totino) e Giovanna (Rosella Petrucci) sono una coppia. Gelosa e naïf la prima (ex suora di convento) più secolare e libertina la seconda che ha avuto storie anche con uomini.
Le due donne stanno insieme da soli sei mesi eppure Norberta già vagheggia di matrimonio e di figli… sognando di conoscere presto i suoceri, Guido (Fabrizio Micarelli) e Luisa (Silvana Rossomando). Giovanna subisce (ah, l’amore) e crede di sottrarsi alle curiosità indagatrici della compagna gelosa grazie a una visita ai genitori nella loro villa di campagna, alla. Quale insiste di voler andare da sola. Norberta si presenta a sorpresa a casa di Luisa e Giovanni ingenerando una serie di equivoci che i personaggi della commedia affronteranno ognuno come può…
Medelin dirige una commedia leggera il cui meccanismo perfetto dell’equivoco non si limita a far ridere (tanto) ma sa indicare con rapide pennellate idiosincrasie e limiti della coppia borghese, anche nella sua variante arcobaleno.
Grande direttore di attori e attrici Medelin ha scelto bene i suoi interpreti, che regalano spessore e credibilità ai personaggi rendendo plausibile quel che per alimentare l’equivoco tanto plausibile non può essere. Michela Totino ci regala una Norberta tutt’altro che parodica la cui naivetè è tutta dentro lo stupore di una donna nuova al mondo che scopre tutto per la prima volta con la meraviglia intonsa dell’infanzia. Rossella Petrucci è una Giovanna sensuale e carnale, fin dalla prima scena quando cerca disperatamente di consumare un caffè che la risvegli completamente e deve invece già sottrarsi alle schermaglie di gelosia della sua compagna. Fabrizio Micarelli è un esempio spavaldo di uomo etero e maschilista che gode appieno di tutti i vantaggi del femminino di una società patriarcale come la nostra, sia quelli della cura (la moglie Luisa) che quelli del sesso (l’amante che concupisce anche quando questa non ne vuole più sapere di lui).
Infine, last but non least, Silvana Rossomando che interpreta Luisa in maniera magistrale, rendendo plausibili reazioni psicologiche non sempre possibili, che Rossomando sa trovare grazie a una recitazione calibratissima che restituisce la personalità molto più complessa di quel che sembra del suo personaggio apparentemente svagato e invece attentissimo, come si capisce nel finale.
Una commedia che mentre diverte fa riflettere e che ama i suoi personaggi ridendo con loro e mai di loro.
Lo spettacolo ha debuttato ieri, domenica 25 giugno, e verrà replicato martedì e mercoledì prossimi. Consigliamo caldamente di non perderlo, per ridere di una situazione paradossale ma non assurda, nella quale riconosceremo magari dinamiche affettive e relazionali nostre o delle nostre persone care. Per sorridere, ridere e godere della bravura delle attrici e dell’attore oggi non più così scontato nel teatro off.
Provare per credere.
Visto a Cappella Orsini di Roma il 25 giugno 2023
(26 giugno 2023)
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