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Mood Shifters o della mimica emotiva

di Alessandro Paesano

Su di un palco all’aperto, ancora con la luce del sole, quindi fondamentalmente senza illuminazione,  con le sedie per il pubblico disposte sui quattro lati, tre performer, due danzatrici, Alex Clair e Shay Kukui, e un danzatore, Andrea Costanzo Martini,
che firma la coreografia, si presentano in scena con dei costumi di estrazione folcloristico teutonica oppure circense (dal pantaloncino corto di lui spiccano delle frange sull’orlo coscia, mentre il retro dello short di una delle due ragazze è adornato da una sorta di guarnizione di tessuto multistrato). I costumi contrastano con l’attitudine e la posa da classica con cui il e le performer incedono sulla scena.
La coreografia dimostrativa, è costruita in una relazione a tre, dov ei passi si concludono in pose plastiche di trionfo e gioia. 

Ma ecco che subito il loro linguaggio del corpo esita, cambia improvvisamente registro, tradendo un sentimento diverso dietro quello mostrato nel movimento coreutico. Dietro il sorriso trionfante, si cela un sorriso di (auto)compiacimento, dietro un dolore declamato, esasperato, sentito e urlato (millantato?) la ricerca di approvazione.
Il dolore, la preoccupazione, la sofferenza che vengono evocate dietro la posa, dietro il movimento di danza, rimandano alla gioie e ai dolori dell’esecuzione coreutica, della ricerca artistica, fatta di fatica, dolore, forse sfruttamento, sicuramente necessità e bisogno, di un applauso, un riconoscimento, o di soldi (la mano tesa che tanto fa ridere il pubblico e che invece dovrebbe farlo riflettere) ma anche (auto)compiacimento (i baci profusi tra coreute e coreuta, ma dati anche a parti del proprio corpo.

La coreografia si fa così racconto di un sottotesto immanente e ineluttabile, che mostra la potenza della mimica emotiva e la facilità con cui può essere guidata, condizionata, sfruttata.

Mood Shifters presentato al Festival Fuori Programmaè uno spettacolo intelligente, una coreografia che rimanda a quell’oltre che tramite le coordinate della danza approda all’orizzonte umano delle danzatrici e del danzatore, e quella del pubblico che, disposto sui quattro lati, vede e si vede e ride perchè le emozioni forti e profonde ci inducono a farlo, per difesa. 

L’esecuzione perfetta, in un unisono tipico delle compagnie di una volta e un linguaggio coreografico up to date ma mai disinvolto e sempre rigorosissimo caratterizzano una coreografia che accompagna al movimento una mimica emotiva che colpisce e non si dimentica.

Alex Clair e Shay Kukui sono strazianti quando si disperano, quando cercano di piacere,  o richiedono danaro. Il sorriso di Andrea Costanzo Martini, che nasce inaspettato da un’espressione seria, commuove e innamora. 

Visto al Teatro India di Roma il 22 giugno 2023

Mood Shifters 

Coreografie: Andrea Costanzo Martini
Con: Alex Clair, Shay Kukui, Andrea Costanzo Martini
Drammaturgia: Yael Biegon Citron
Costumi: Shira Wise
Musiche: Angelo Badalamenti, Giacinto Scelsi, Christoph Willibald Gluck, Pierre Bastien.
Luci: Yoav Barel
Direttore di prova: Melanie Barson
Prodotto da: Curtain Up Festival, Israele

 

(23 giugno 2023)

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