Pubblicità
6.3 C
Roma

DA LEGGERE

Pubblicità

La Casta Morta #Inscena al Teatro Trastevere in Roma dal 28 febbraio al 5 marzo

di Redazione         La Casta Morta nasce come omaggio all'autore de La Classe Morta, Tadeusz Kantor, del quale nel 2015 ricorre il centenario della nascita. Uno spettacolo...
HomeDanzaOpera Bianco in prima nazionale a Cesena: "Jump!" il 20 maggio

Opera Bianco in prima nazionale a Cesena: “Jump!” il 20 maggio

di Redazione, Cesena

Opera Bianco, gruppo di ricerca fondato dal regista e artista visivo Vincenzo Schino con Marta Bichisao, danzatrice e coreografa, torna a lavorare con la nuova creazione sulla figura del clown, cara fin dagli esordi all’immaginario di questi artisti: in JUMP! l’incessante cadere e rialzarsi è il motore della danza dei performer Samuel Nicola Fuscà, C.L. Grugher, Luca Piomponi e Simone Scibilia, in uno spazio vuoto.

Dopo una lunga gestazione, sviluppata in varie residenze teatrali, lo spettacolo sarà in prima nazionale mercoledì 19 e giovedì 20 maggio alle ore 19.00 al Teatro Bonci di Cesena.  

Giovedì 20, al termine della rappresentazione, Vincenzo Schino e Marta Bichisao dialogano con Cesare Ronconi e Mariangela Gualtieri del Teatro Valdoca, modera il direttore di ERT Fondazione Valter Malosti: l’incontro rientra nell’ambito del progetto Disgelo dei nomi che, su richiesta di ERT, Teatro Valdoca e Societas hanno ideato per presentare alla città, accanto al loro lavoro, le produzioni di giovani artisti vicini alle due storiche compagnie.

Come continuare a camminare nonostante tutto stia crollando?

Per Opera Bianco l’uomo è un clown, che danza con il movimento del mondo. Dalla comicità di Charlie Chaplin a Buster Keaton e Monty Python, dai personaggi di Totò e Vicè nella drammaturgia di Franco Scaldati all’archetipo dell’Amleto shakespeariano: Vincenzo Schino e Marta Bichisao fondono molteplici suggestioni letterarie e cinematografiche in una originale pratica scenica. Lo spettacolo si compone di azioni fisiche comiche, slapstick e gag.

Due sistemi coreografici autonomi occupano lo stesso spazio: le traiettorie s’incrociano continuamente e man mano che il tempo passa piccoli accadimenti portano i due sistemi ad incontrarsi, a fondersi, a scambiarsi informazioni per contaminarsi nel linguaggio e nel ritmo. Nel primo sistema i performer interpretano una serie di partiture ispirate allo slapstick comedy: alcune sono citazioni da film, altre da giochi di strada a corpo libero per bambini, altre ancora improvvisazioni. Nel secondo, i performer creano una drammaturgia fisica basata sui principi di caduta, salto, sollevamento. La differenza dei linguaggi nello stesso spazio crea un dialogo ritmico, un contrappunto continuo tra azioni concrete e movimenti astratti. Su questo tessuto i danzatori cercano l’essenza geometrica di un movimento “sgraziato” e libero dalla forma.

Note di Opera Bianco
Il clown contiene l’essenza dell’essere umano, in particolare di chi offre il suo corpo e il suo lavoro alla relazione con lo sguardo esterno. Il clown è per noi l’essenza dell’artista performer. In alcuni spettacoli abbiamo attraversato il clown partendo dalla sua immagine e l’atmosfera che crea. In questa nuova fase lavoriamo sull’osservazione e la pratica di alcuni esempi ponendoci diverse questioni.

Il ritmo, motore che permette la risonanza tra il corpo del performer e gli spettatori.

La presenza, intesa come qualità di movimento: il modo di stare sul palcoscenico, la posizione nello spazio e la relazione con gli altri.

JUMP! affronta il problema del ritmo dell’uomo in dialogo con il ritmo del mondo.
La danza è la risposta a una domanda implicita nell’ambiente che ci circonda: come continuare a camminare nonostante tutto stia crollando?

Usiamo il clown come metafora della condizione umana.

Caduta, salto, sospensione.
La caduta se vista sottosopra diventa un salto, un tentativo di volo.

foto: Marco Boschetti

Opera Bianco

È un progetto di ricerca artistica di Vincenzo Schino, regista e artista visivo e Marta Bichisao, danzatrice e coreografa, evoluzione del gruppo Opera che dal 2005 al 2016 ha creato spettacoli di teatro, danza, performance e installazioni presentate in numerosi festival e teatri (tra cui la Triennale di Milano, il Festival dei due Mondi di Spoleto, il Festival delle Colline Torinesi e il festival della creazione contemporanea di Terni), è stato pluripremiato e oggetto di tesi di laurea, articoli su riviste specializzate e pubblicazioni editoriali. Collabora stabilmente con il sound artist Federico Ortica.

Il primo lavoro di Opera Bianco, in collaborazione con il poeta Ivan Schiavone, è un’installazione sonora e plastica dal titolo Grand Mother che nasce da una ricerca sulla memoria orale e sulla voce nel suo aspetto fantasmatico. La prima tappa è stata creata nel 2017 nel territorio della Valnerina umbra a partire da una serie di registrazioni di anziani e di poeti pastori. La seconda tappa è stata dedicata al territorio francese/bretone ed esposta nel museo di arte contemporanea La Briqueterie (Saint Brieuc) nell’estate 2019.

Nel biennio 2017-18 Opera Bianco fa parte di Corale, progetto artistico finanziato da Teatro stabile dell’Umbria e Regione Umbria a sostegno della comunità di Preci (PG) colpita dal terremoto del 2016. Il progetto è durato l’intero anno e ha avuto come obiettivo la co-creazione tra artisti e abitanti di una serie di rituali collettivi che contribuissero alla ricostruzione immateriale del territorio. Corale ha prodotto laboratori di danza e teatro, l’istituzione di un cineforum, cene sociali e un Festival di arti performative (Festa! Preci) in cui sono stati ospitati, per tre week-end estivi, artisti della scena italiana e internazionale.

Nel biennio 2018-2019 i due fondatori sono stati invitati dalla compagnia Gazibul di Saint Brieuc (Francia) in una serie di progetti pedagogici con il Conservatoire de Musique, Danse et Arts Dramatiques. Marta Bichisao e Vincenzo Schino fanno parte del Libero Gruppo di studio per le Arti della Scena (LGSAS) fondato da Claudio Morganti.

Opera Bianco è artista In Situ 2018, piattaforma europea per la creazione artistica nello spazio pubblico, con il progetto Madrelingua/Mother Tongue. Dal 2014 riceve il contributo della regione Umbria nel programma per lo spettacolo dal vivo L.R. 17/04.

 

JUMP!
concept, coreografia e regia Marta Bichisao e Vincenzo Schino 
performer Samuel Nicola Fuscà, C.L. Grugher, Luca Piomponi, Simone Scibilia 
produzione Opera Bianco
coproduzione: Fondazione Royaumont (Parigi), Pindoc

sostegni e residenze artistiche: Cantiere Florida (FI), c.u.r.a. Centro umbro di residenze artistiche/indisciplinarte, URA Residenze Teatrali Umbre (PG), Masque Teatro (FC) residenze artistiche 2019, Teatro La Cartiera/ KOMM TANZ 2019 (TN), Vorrei fare con te quello che la primavera fa con i ciliegi ed 2020- progetto di accoglienza e residenza per creazioni coreografiche condiviso da L’arboreto – Teatro Dimora | La Corte Ospitale ::: Centro di Residenza Emilia-Romagna, Teatro Petrella di Longiano (FC), progetto CURA: Teatro Akropolis (GE) e Residenza IDRA (BS), Officine TSU (PG).

“Progetto promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale – Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese, in collaborazione con la Direzione Generale Spettacolo del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, nell’ambito del progetto “Vivere all’italiana sul palcoscenico”.

 

Informazioni:
Teatro Bonci, piazza Guidazzi – Cesena
Biglietteria: dal martedì al sabato dalle 10.00 alle 14.00
Tel. 0547 355959 – info@teatrobonci.it | cesena.emiliaromagnateatro.com

 

(17 maggio 2021)

©gaiaitalia.com 2021 – diritti riservati, riproduzione vietata