Mozart chi? Ennio Coltorti torna a indossare i panni di Salieri

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di Alessandro Paesano

Mozart Chi? è uno monologo intelligente e leggero (di quella leggerezza che sarebbe piaciuta a Italo Calvino) tratto dal libro di Vittorio Cielo MozArt. Truffe su un genio nel quale Salieri si rivolge direttamente al pubblico smontando il nostro immaginario collettivo sull’enfant prodige che si nutre di un’agiografia romantica che ci ha imposto un Mozart povero (ma Haydn visse con la metà dei suoi guadagni), morto per mano del mediocre Salieri (che però ha avuto come allievi Beethoven e List) che lo avrebbe ucciso per invidia (ma a dirlo è solo il drammaturgo Peter Shaffer, del quale Salieri, più per ira che per celia, storpia sempre il nome).
A interpretare Salieri un immenso Ennio Coltorti, che firma anche la regia, a suo agio in un ruolo comico dall’ironia sottile ma dirompente, che restituisce dignità a Salieri portato in scena con grande credibilità, bardato in un magnifico abito stile settecento color crema (di Rita Forzano) accompagnato dai commenti musicali eseguiti al pianoforte elettrico (Laura Baldassare) e al flauto (Francesca Donati).

Nel monologo Salieri non si limita a commentare le abitudini di Mozart (comprese quelle più intime) ma esterna tutta la sua meraviglia per il nostro modo di vedere e pensare il settecento, a cominciare dal film su Mozart di Milos Forman (un regista boemo…) tratto proprio dalla commedia di Shaffer. Ed è un piacere ascoltare il punto di vista di Salieri, uomo del settecento, sulla nostra contemporaneità.
In queste notazioni a margine, Salieri innesta una critica alla nostra modernità tutta successo mediatico, follower, e di opinioni  infondate che contano commossero competenti, che immaginiamo caratteristiche del nostro presente e che invece Salieri ci dimostra come seguano le stesse dinamiche di quelle dei suoi tempi, perchè le strategie comunicative c’erano anche allora. 

Così lo spettacolo mentre ci informa su Mozart e sull’epoca in cui visse, mentre insinua dei dubbi sulle nozioni che abbiamo su questo genio della musica  dubbi che sono un regalo magnifico che Coltorti fa al suo pubblico, e mentre ci fa sorridere e ridere  ci ricorda anche che la memoria storica è fondamentale per capire chi siamo e da dove veniamo, perchè senza memoria storica rischiamo di precipitare in un vuoto umano e culturale.
Con questo spettacolo Coltorti contribuisce non poco a tenere desta la nostra curiosità senza la quale la memoria storica stenta a rimanere viva, dimostrando la necessità del teatro come baluardo di resistenza contro l’immobilismo culturale al quale non bisogna mai soccombere.

Visto per voi il 21 Luglio Ai giardini della filarmonica di Roma

 

Mozart chi?
di Vittorio Cielo
con Ennio Coltorti
Musiche eseguite dal vivo al pianoforte Laura Baldassarre, al flauto Francesca Donati.
Regia di Ennio Coltorti
T.T.R. IL TEATRO DI TATO RUSSO

 

 

(28 luglio 2023)

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