di Andrea Mauri
India Città Aperta, la versione estiva del Teatro India di Roma, prima di chiudere i battenti il 3 agosto scorso, ha ospitato una serata di letture dal romanzo di Colum McCann Lascia che il mondo giri (2022, Feltrinelli).
Sul palco Isabella Premutico del format Il Merdoscopo (oroscopo, esoterismo e altre chiacchiere al centro Zalib di Roma), in collaborazione con WeReading, il progetto culturale italiano nato con l’obiettivo di avvicinare le persone alla lettura in modo informale e condiviso. Un format che unisce la lettura ad alta voce con esperienze collettive, spesso accompagnate da musica, arte e performance, creando eventi che trasformano la lettura in un momento sociale e partecipativo.
A Isabella Premutico è stato chiesto di leggere e chiacchierare su un romanzo che le ha cambiato la vita e la scelta appunto è ricaduta sull’opera dello scrittore irlandese, naturalizzato americano. Lascia che il mondo giri prende le mosse da un evento realmente accaduto. Il 7 agosto 1974 il funambolo francese Philippe Petit decide di attraversare lo spazio che divide le Torri Gemelle su un cavo di acciaio con un solo bilanciere in mano. Sotto di lui, centodieci piani dei due grattacieli, che formavano lo skyline di New York.
Isabella Premutico ha sottolineato come la fallibilità di qualsiasi azione umana è il motore essenziale della narrazione delle storie che McCann vuole raccontarci. Perché, mentre il funambolo lascia per ore i newyorkesi con il naso all’insù, sulla terra la vita continua a scorrere. Sono le esistenze di Corrigan, trentenne irlandese approdato nel Bronx, che si dedica giorno e notte alla fede e alla preghiera, aiuta gli anziani e porta caffè e conforto alle prostitute che lavorano nel suo quartiere; di Tillie e Jazzlyn, rispettivamente madre e figlia afroamericane, che per vivere battono le strade degradate della Grande Mela in costumi fosforescenti e tacchi a spillo argentati; del gruppo di madri che condivide lo stesso lacerante dolore della perdita del proprio figlio in Vietnam.
Le letture sul palco condivise con il pubblico sono state tratte da quattro brani del romanzo per aiutare a entrare nell’atmosfera del libro e nell’opera dello scrittore. I personaggi sembrano agire per il bene degli altri. Ma cosa succede quando Corrigan, per esempio, incontra la passione della carne e dell’amore? Interessante la scena del funerale del fratello di Corrigan, una chiesa piena di prostitute nere e la paura dell’amore che si affaccia sugli zigomi del protagonista. E quando Tillie finisce in carcere e pensa agli uomini, che la vogliono sempre salvare per qualcosa, ma lei preferisce continuare a fare la prostituta perché nella vita sa fare solo questo.
Sono personaggi che vengono schiacciati dal mondo, ma solo dopo aver tentato tutto il possibile. È l’aspetto del romanzo più evidente, che emerge dalle letture della serata. Peccato però che i brani sono stati pochi. Una mezz’oretta in tutto, tra chiacchiere ed estratti del libro, troppo poco per entrare davvero nell’atmosfera della storia e per raccontare lo scrittore. Un format troppo sociale per il palco di un teatro, dimenticando forse che le dinamiche in uno spazio scenico non sono quelle dei social e che purtroppo spesso vengono confuse a scapito della riuscita della serata.
Sono uscito dal teatro con la voglia di conoscere il romanzo, certo, ma con vaghe sensazioni su a che cosa ho veramente assistito.
India Città Aperta
Dominio Pubblico
WeReading
Visto per voi al Teatro India di Roma il 1 agosto 2025.
(4 agosto 2025)
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