Le Variazioni Goldberg alla rassegna “La musica è una cosa meravigliosa”

124

di Alessandro Paesano

Ma che bel progetto la rassegna La musica è una cosa meravigliosa, organizzata dalla Roma Tre Orchestra al teatro di Villa Torlonia con il Teatro di Roma,  un ciclo di concerti dedicati ad alcuni dei nomi più importanti della musica classica.
Tante matinée, programmate fino al mese di maggio 2025, che propongono concerti di altissimo livello preceduti da una introduzione nella quale inquadrare l’autore e le opere in programma.
Dopo l’inaugurazione del ciclo, avvenuta lo scorso 22 di ottobre, eccezionalmente in orario serale, è stata la volta della prima matinée dedicata alle Variazioni Goldberg BWV 988 di Bach nella nella trascrizione per violino, viola e violoncello di Dmitri Sitkovetsky eseguite da Leonardo Spinedi al violino, Lorenzo Rundo alla viola e Angelo Maria Santisi al violoncello,  prime parti della Roma Tre Orchestra.
Originariamente concepita da Johan Sebastian Bach  per clavicembalo composte tra il 1741 e il 1745 le variazioni sono costituite da un’aria, trenta variazioni e un’aria conclusiva. Considerate a torto nei secoli passati, poco più che una  esercitazione di stile le variazioni costituiscono uno dei migliori esempi di musica barocca. La trascrizione per trio d’archi, com si legge nel programma di sala,  trova nuova vita nella versione per trio d’archi dove la  scrittura per tastiera viene trasposta in una nuova gamma espressiva e dinamica degli strumenti ad arco dando ai suoi esecutori la possibilità di mettere in rilievo la straordinaria bellezza di questa pagina musicale. Un concerto magnifico eseguito impeccabilmente.
Forse ha lasciato un po’ a desiderare l’introduzione narrazione di Guido Barbieri che ha cominciato benissimo raccontando come  dalla sua morte fino al 1829, quando Mendelssohn dirige La Passione secondo Matteo ripristinando un’assenza oggi incomprensibile, Bach non veniva suonato. Il resto del suo intervento si è concentrato sulla descrizione delle variazioni fatta da Ernst Theodor Amadeus Hoffmann in un suo racconto Hoffman ha preferito concentrarsi sulla comparsa  letteraria delle variazioni contenute nel racconto I dolori musicali del maestro di cappella Johannes Kreisler della collezione Phantasiestücke in Callots Manierdel 1815, nel quale, l’immaginario personaggio ricorrente  direttore d’orchestra e Kapellmeister Johannes Kreisler che, nel racconto, esegue le variazioni.  Un grande letterato che menziona le variazioni in un periodo storico in cui non veniva eseguite. Una bella citazione che diventa la guida all’ascolto che Barbieri demanda al testo che legge, declamandolo, anche con una certa perizia.
Un po’ poco forse per una pagina musicale come quella delle variazioni sulla quale ci sarebbero state tante altre cose da dire per una guida all’ascolto. Ma la parola usata nel programma di sala per queste introduzioni che precedono i concerti è Narrazioni, dunque una scelta perfettamente legittima e, comunque, molto interessante come spunto e come prospettiva.
Aspettiamo con ansia la prossima Matinée del 29 dicembre, quando sarà la volta di Edvard Grieg. Noi saremo lì, come al solito, per ragguagliarvi, informarvi, raccontarvi.

La musica è una cosa meravigliosa
dicembre Le Variazioni Goldberg
J. S. Bach: Variazioni Goldberg BWV 988
Leonardo Spinedi, violino
Lorenzo Rundo, viola
Angelo Maria Santisi, violoncello
Guido Barbieri, narratore

Viste (e ascoltate) per voi al Teatro di Villa Torlonia il 1 dicembre 2024.

Le prossime date della rassegna

29 dicembre Edvard Grieg
19 gennaio Igor Stravinsky
26  gennaio Wolfgang Amadeus Mozart
23 febbraio Richard Wagner
25 aprile Franz Schubert
25 maggio Felix Mendelssohn

 

(7 dicembre 2024)

©gaiaitalia.com 2024 – diritti riservati, riproduzione vietata