Attraversamenti multipli: Compagnia Zappalà Danza “Performative speech: studio sul fauno”

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Le foto sono di Carolina Farina

di Alessandro Paesano

Il  primo spettacolo in programmazione al Festival Attraversamenti multipli, nella serata del 1 luglio, è stato la Performative speech: studio sul fauno di Roberto Zappalà che accoglie il pubblico sulle note di Tappeto volante cantata da Giuni Russo mentre spiega il senso della lettura studio coreografia cui stiamo per assistere.
Il fauno è quello di Debussy e del suo Prélude à l’après-midi d’un faune (t.l. Preludio al pomeriggio di un fauno) per il quale Debussy, spiega Zappalà, si è ispirato a Mallarmè e al suo L’après-midi d’un faune (t.l. Il pomeriggio di un fauno), un poema ambientato in Sicilia, terra di origine di Zappalà, vero inno alla sensualità. 

E mentre ironizza con il pubblico sul nostro immaginario collettivo, convinto che abbiamo capito che la musica ascoltata era di  Giuni Russo e non di Debussy, mentre evoca  le musiche del Ladro di Bagdad (non abbiamo capito se quelle di Rosz, dal film del 1940, o quelle di Rustichelli da quello del 1960) e spiega il perché di certe connessioni, Zappalà distende sull’erba un tappeto persiano (o arabo, o turco, o turcomanno) sul quale il danzatore Filippo Domini (che ha già commentato con dei passi di danza gli estratti dalla colonna sonora e di Giuni Russo) esegue la coreografia sul poema sinfonico di Debussy. 

Domini è un giovane danzatore molto dotato che esegue la coreografia pensata da Zappalà con grande precisione nonostante il terreno non proprio da danza. La coreografia si sviluppa sulla figura di questo fauno che prima si acclimata al tappeto, e poi scopre la propria mano che diventa oggetto e strumento di seduzione. In una  danza  ironica ma seria e sensuale la sua mano  sarà la fonte (auto)erotica del suo piacere – con una citazione chapliniana sul sussulto del movimento della mano (visto di spalle)  che si capisce originarsi da un gesto di saluto.

Una sensualità restituita dal corpo danzante in una danza che, come ci ha anticipato Zappalà, è movimento di vita, proprio come il tappeto nella cultura araba è simbolo del   paradiso qui nell’inferno…

Una bella prova per uno studio e una coreografia  riuscitissime.
Non vediamo l’ora di assistere alla coreografia completa, prevista per il 2024, nella quale oltre al Fauno di Debussy Zappalà, come ha anticipato, lavorerà anche sul Bolero di Ravel e su Strawinsky. 

Appena possibile  ve ne parleremo, curiosi e impazienti.  Inchallah, naturalmente.

 

COMPAGNIA ZAPPALÀ DANZA
Performative speech: studio sul fauno
da un’idea di R.Zappalà e N.Calabrò
Coreografia Roberto Zappalà
Musiche Claude Debussy ‘Prélude à l’Après-midi d’un faune’
Danza Filippo Domini
Speech Roberto Zappalà
Testi a cura di Nello Calabrò
Una produzione Scenario Pubblico /Compagnia Zappalà Danza – Centro di Rilevante Interesse nazionale in coproduzione con MILANoLTRE Festival
in collaborazione con FU ME Festival Cesena e Cilentart Fest
con il sostegno di MiC Ministero della Cultura e Regione Sicilia Assessorato del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo

Visto il 1 luglio al Parco di Torre del Fiscale di Roma.

 

 

(2 luglio 2023)

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