di Redazione
L’ultimo spettacolo di Generazione Disagio prende le mosse da Dopodiché stasera mi butto, il lavoro visto all’Elfo nel 2014 che ha portato al successo questo collettivo, e non rinuncia al linguaggio scanzonato, irriverente e caustico con cui dare voce alla generazione ‘di mezzo’ poco rappresentata a teatro (e non solo). Karmafulminien. Figli di puttini non lascia inascoltata la preghiera nichilista con cui si concludeva quello spettacolo e invia sul palcoscenico tre angeli, che appaiono al pubblico in tutto il loro sbiadito splendore. Tre angeli aggressivi, pessimisti, cinici e caustici che si presentano agli umani come angeli 3.0 incarnazione della spiritualità moderna.
L’uomo moderno identifica questi spiriti divini come creature funzionali alle proprie esigenze a cui votarsi per raggiungere la realizzazione dei propri desideri e bisogni terresti. Una spiritualità usa e getta, comoda come cliccare “mi piace” in un social. In questi nostri anni i tre angeli sono tirati per la giacchetta solo per prendere un bel voto all’università, rimorchiare oppure vincere al superenalotto. Un interesse momentaneo per il loro operato che getta sulle “ali” sempre più fragili dei tre i mali e le brutture della vita contemporanea.
(29 novembre 2016)
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