Bari, al Teatro Elicantropo #Inscena “Scannasurice” di Enzo Moscato. Il 5 marzo

334

Scannasurice 00di Gaiaitalia.com

 

 

 

 

 

 

Dopo il terremoto del 1980 a Napoli.
“Scannasurice” è una sorta di discesa agli “inferi”, post terremoto ’80, di un personaggio dalla identità androgina, nell’ipogeo napoletano dove abita, una stamberga in cui le fanno compagnia i topi (i “surici”), metafora dei napoletani stessi, e i fantasmi delle leggende metropolitane partenopee, dalla Bella ‘Mbriana al Munaciello. Un viaggio alla ricerca di un’identità smarrita dentro le macerie della storia e di una quotidianità terremotata, fisicamente e metafisicamente. Il personaggio fa la vita, “batte”. E’, originariamente, un “femminiello” dei Quartieri Spagnoli di Napoli. Ma i femminielli di Enzo Moscato sono creature senza identità, quasi mitologiche. Oltre l’identità sessuale, sono quasi magiche. E’ per questo che ho deciso di farlo interpretare a un’attrice, naturalmente, oltre l’identità sessuale, rendendone evidenti l’ambiguità e l’eccesso. Una volta smontata la sua appariscente identità, resterà in sottoveste e pantofole, indossando, cioè, la solitudine e la fatiscenza stessa del tugurio dove vive.

 

Inizio ore 21.00.

 

 

 

Scannasurice

di Enzo Moscato
regia Carlo Cerciello
con
Imma Villa

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(4 marzo 2016)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

©gaiaitalia.com 2016 – diritti riservati, riproduzione vietata