Normalmente non amiamo molto le trasposizioni teatrali di film a meno che alla base non ci sia un testo terzo, un romanzo o proprio un testo teatrale.
Nel caso di Magnifica presenza, film diretto da Ferzan Özpetek nel 2012, c’è la sceneggiatura scritta dal regista a quattro mani con Federica Pontremoli.
Si tratta dunque di una rivisitazione più che di una riduzione e l’operazione risulta più legittima, a nostro modestissimo parere, di altre riduzioni celebri (una tra tutte quel Fu Mattia Pascal pensato da Pirandello come romanzo e ridotto per il teatro da Tullio Kezich).
La storia di una compagnia di attori e attrici rimasta imprigionata concretamente e metaforicamente in un appartamento dove, da vivi, si erano rifugiati durante l’occupazione nazista, che si confrontano col giovane Pietro, che lavora di notte come pasticcere (ma fa solamente cornetti) naturalmente a teatro funziona altrettanto bene che sullo schermo.
Özpetek non si limita a trasporre ma riscrive i personaggi riducendone il numero, cambiandone il genere, adesso la capocomica è la splendida bravissima, anche a teatro, Serra Yilmaz, mentre Tosca d’Aquino (che, possiamo dirlo?, non invecchia mai!!!) riprende il ruolo che sullo schermo è stato di Paola Minaccioni, sacrificando qualche personaggio come Paolo, il vicino di casa al quale sembra piacere Pietro che a teatro non c’è ma d’altronde anche nel film è appena abbozzato senza sfruttare le sue potenzialità.
A Luciano Scarpa e Fabio Zarrella spetta un doppio ruolo, oltre a interpretare due dei fantasmi, sono, rispettivamente, il travestito Ennio (che nel film era stato interpretato da Gianluca Gori prima dei fasti di Drusilla Foer) e il ragazzo col quale Pietro ha fatto sesso una volta, tre anni prima, e da allora lo chiama e lo cerca come fossero una coppia.
Nonostante il registro lieve e la presenza di fantasmi il testo affronta temi concreti importantissimi: l’amore, la solitudine, il tradimento, l’arte, la Resistenza e la tutela delle persone più vulnerabili. E nonostante le risate e le situazioni buffe che lo spettacolo presenta temi sentimenti e problematiche restano nella memoria del pubblico anche dopo aver lasciato il teatro.
Dopo un inizio un po’ incerto nel quale non si capisce bene la dinamica della scena (chi sono quelle figure e perchè si dimenano così sulla palcoscenico?) mentre delle proiezioni di particolari umani, labbra e occhi, (omaggiando l’inizio del film) si dislocano in videoproiezione per varie parti della platea, distraendo e rendendo l’incipit ancora più confuso, appena Pietro e sua cugina appaiono in scena lo spettacolo trova subito una sua cifra che rimane sempre ben centrata e coerente.
Forse Tosca d’Aquino calca un po’ troppo la mano sulla sua napulitanetà (ma al pubblico piace – con tanto di applausi a scena aperta – e chi siamo noi per criticare ciò che piace al pubblico?) ma ogni personaggio vive di una vita piena ben al di là del tipo che incarna, ognuno con un portato vivo e presente grazie all’interprete che lo porta in scena.
Molto bella l’idea di restituire i due provini di Pietro (che oltre a fare cornetti vorrebbe fare l’attore) con una videoproiezione a circuito chiuso che amplifica su schermo la sua figura quando Erik Tonelli dà prova massima della sua bravura interpretando il personaggio del provino seguendo i consigli della compagnia di attori (e attrici) fantasmi (ormai vetusti agli occhi della contemporaneità) con un’ironia misuratissima che non sfocia mai nell’eccesso.
I novanta minuti dello spettacolo volano via e il pubblico alla fine richiama gli e le interpreti sul palco più e più volte per degli applausi calorosi e inesauribili. Stessa accoglienza viene riservata a Ozpetek che sale sul palco a prendersi gli applausi che si fanno ancora più calorosi.
Magnifica presenza, che è già stato in cartellone all’Ambra Jovinelli nella passata stagione, è uno spettacolo tenero e godibile, che vale la pena di vedere e rivedere.
A Roma avete tempo fino al 6 di gennaio.
MAGNIFICA PRESENZA
di FERZAN OZPETEK
Con
SERRA YILMAZ – TOSCA D’AQUINO
ERIK TONELLI
e con
TONI FORNARI – LUCIANO SCARPA
TINA AGRIPPINO – SARA BOSI – FABIO ZARRELLA
scene LUIGI FERRIGNO
costumi MONICA GAETANI
luci PASQUALE MARI
Visto per voi al teatro Ambra Jovinelli di Roma il 26 dicembre 2025
(30 dicembre 2025)
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