Serata di Live Art al Romaeuropa Festival

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Foto: Dominik Mentzos

di Andrea Mauri 

Torna il Romaeuropa Festival e nel fitto programma fino al prossimo novembre, serata di Live Art all’Auditorium della Conciliazione.

Due performance di danza sul palco, Undertainment di William Forsythe e Lisa di Ioannis Mandafounis con i danzatori della Dresden Frankfurt Dance Company.

Il filo conduttore della serata è stato l’improvvisazione: qual è lo spazio concesso all’improvvisazione all’interno di una coreografia?

Il coreografo William Forsythe, il cui ritorno a Roma si attendeva dal 1996 quando presentò un suo lavoro con il Balletto di Francoforte alla decima edizione del festival presso il Giardino del Museo degli Strumenti Musicali, per questo nuovo appuntamento ha lavorato sull’aspetto dell’improvvisazione, lasciata alla libertà dei performers, certo, ma sempre all’interno di un quadro definito. I danzatori si muovono nello spazio scenico senza musica. A ritmare i movimenti solo emissioni vocali, grida, fischi, battiti di palmi, schiocchi delle dita. Il silenzio in sala è completo, l’attenzione ai corpi che esprimono il desiderio di libertà nell’apparente vuoto assoluto incanta gli spettatori. Il titolo Undertainment è un neologismo inglese che unisce l’avverbio under (sotto) e il sostantivo entertainment (intrattenimento), scelto per sottolineare la natura non convenzionale dello spettacolo, fuori dagli schemi. A disposizione dei performer quello che Forsythe chiama toolbox, la cassetta degli attrezzi utili per generare le coreografie che si dipaneranno sotto lo sguardo attento del pubblico. È la perlustrazione dei limiti che il corpo può raggiungere, dando vita a un organismo unico e vivente, un organismo che respira. Untertainment, per la stessa volontà di Forsythe, è il suo ultimo lavoro per il teatro. “E’ il mio modo di dire addio”, dichiara il coreografo.

La seconda parte dello spettacolo è stata la staffetta ideale tra il lavoro di William Forsythe e quello del greco Ioannis Mandafounis, dal 2023 alla direzione della Dresden Frankfurt Dance Company. La sua composizione Lisa, nome di donna e di fiore, è interamente lasciata all’improvvisazione dei danzatori. Non ci sono indicazioni, ogni serata è un unicum. La coreografia scuote il palco, anche grazie alla musica di Gabriel Fauré, suonata al pianoforte da Gabriele Carcano, e ai versi del poeta e saggista sovietico Osip Mandelstam, internato in un gulag durante le purghe staliniane. Le poesie sono recitate dai danzatori nelle loro lingue di origine e la babele di parole prende il sopravvento sulla musica verso la fine della performance, quando il popolo in scena rivendica i diritti negati dai regimi totalitari. Lisa si traduce nella libertà di entrare e uscire dal palco quando si vuole, creando così una moltitudine di possibilità sceniche; apparizioni e sparizioni, assoli, duo, danza corale. Tutto mescolato fino alla liberazione finale, i corpi fuori schema sommersi da una pioggia nera, forse cenere, il prodotto di un mondo che ha ormai bruciato ogni regola.

UNDERTAINMENT

Coreografia: William Forsythe

Danza: Danzatori della Dresden Frankfurt Dance Company

Assistenza coreografica: Cyril Baldy

Maestra di prova: Pauline Huguet

Luci: Tanja Rühl

Costumi: Dorothee Merg

 

LISA

Coreografia, Concetto: Ioannis Mandafounis

Danza: Danzatori della Dresden Frankfurt Dance Company

Costumi: Dorothee Merg

Pianoforte: Gabriele Carcano

Drammaturgia: Philipp Scholtysik

Assistenza coreografica: Pauline Huguet

Scena e luci: Ioannis Mandafounis

Visto per voi all’Auditorium della Conciliazione di Roma il 10 settembre 2025.

 

 

(11 settembre 2025)

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