“Bahia” di Ana Carla Maza: un concerto indimenticabile

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di Alessandro Paesano 

Figlia d’arte, il padre Carlos è un acclamato pianista cileno,  la madre, Mirza Sierra, è una chitarrista cubana, Ana Carla Maia è una violoncellista di fama mondiale con all’attivo tre album nei quali rivisita la musica dell’America latina, dal Brasile a cuba passando per la musica argentina,   cilena e dominicana, attraverso il vocabolario musicale classico del violoncello e un deciso punto di vista jazz nel restituire, anche col canto, tanti diversi stili (Montuno cubano, Tango, Huayno, Cumbia, Reggae, Bossa Nova e Samba), componendo un discorso musicale coerente e originale.
Nei suoi album Maza propone brani eseguiti al violoncello e cantati in spagnolo, inglese e francese. 

Nel concerto col quale si presenta a Roma, alla rassegna sotto l’Angelo di Castello, nel quale anticipa il so prossimo album, in uscita il prossimo autunno, che sta portando in giro in tutta Europa (più di 150 concerti tra Francia, Spagna, Italia, Belgio, Svizzera, Germania, Regno Unito e Portogallo) Maza affronta il suo repertorio, più dei brani nuovi, non più da solista ma in un quartetto affiancata da Norman Peplow al pianoforte, Marc Ayza alla batteria e Luis Guerra alle percussioni,  col quale esegue i nuovi brani e i brani dei suoi album precedenti riarrangiati, senza rinunciare alla sua cifra musicale unica e inconfondibile. 

Quello che colpisce subito è la tecnica con cui Maza suona il violoncello, ora pizzicando direttamente le corde dello strumento con le dita (ottenendo un suono quasi da contrabbasso) ora con l’archetto, che usa non solo per sfregare le corde ma anche per colpirle, con un sorprendente effetto ritmico (che ottiene anche quando ne percuote la cassa armonica). I tre musicisti sono sempre al servizio della sua sensibilità musicale e le esecuzioni non si allineano mai agli stilemi di un folklore di una musica preconfezionata ma si distinguono sempre per una invenzione musicale nella scrittura e nell’esecuzione che sono pensate per una partitura musicale incentrata su una vocalità, che vira spesso verso un gusto jazz, di rara eleganza.
Ana Carla spiega i brani, al pubblico, puntualizza lo stile musicale, la sua provenienza geografica, coinvolge in pubblico chiedendogli di cantare con lei riff e ritornelli, con un approccio che ricorda quello di Cab Calloway in Minnie the Moocher.
Bahia è un concerto misuratissimo, anche nei momenti di improvvisazione, che affascina il pubblico, che si lascia guidare con da una interprete che ha una idea precisa di cosa sia la musica dal vivo, condivisione e ricerca, lontano dalle mode e dalle tentazioni commerciali. 

Un altra proposta stimolante e preziosa della terza edizione di sotto l’Angelo di Castello  una rassegna che sta educando il suo pubblico a un gusto cosmopolita, in un orizzonte che non conosce confini tra musica e danza, dove lo spettacolo ha come punto di riferimento continuo e costante la qualità.

 

CARIBE
Ana Carla Maza Quartet
Ana Carla Maza – violoncello e voce

Norman Peplow – pianoforte
Marc Ayza – batteria

Luis Guerra – percussioni

Ascoltato per voi l’8 agosto 2023.

 

 

(12 agosto 2023)

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