di Gaiaitalia.com
Dualità tra luce e ombra, maschile e femminile, dentro e fuori, esserci e non esserci cercando di inserire anche alcuni rimandi sonori al vetro e alla luce, sostenendo la partitura di David Rossato con l’improvvisazione informale del bravissimo Lorenzo Pierobon e dei miei strumenti…” – racconta Stefano Somalvico, che tiene a precisare: “Il nostro non è un semplice concerto, ma un cerchio magico in cui vogliamo coinvolgere lo spettatore, accompagnandolo in un viaggio inusuale e totalmente immersivo. Un luogo unico ed immaginifico, possibile anche grazie alla contaminazione tra generi e strumenti proprio della ricerca dell’open project Limina”. In “Lumen” un cantore ancestrale (Lorenzo Pierobon, canto armonico), un alchimista sonoro (David Rossato, composer, live electronics) ed un cesellatore di timbri (Stefano Somalvico, bansuri – dulciana – rammerdrum – duduk – zurna) si ritrovano per esplorare e far abitare questo spazio, luogo liminale dove ogni fenomeno sonoro, silenzio ed emozione hanno uguale dignità d’esistere ed importanza.
Il progetto “Limina” è un mezzo per abitare e far abitare delle soglie, prima fra tutte la soglia della nostra percezione, laddove avviene l’incontro tra un fenomeno sonoro esterno ed i nostri vissuti interni, tracce della nostra anima. In quel luogo si apre uno spazio e si crea un tempo intriso di intimità e contatto. Lì forse si apre un’altra soglia, quella fra l’esserci e l’essere. E questo accade lungo un cammino che ci fanno scoprire nel camminare, in un mondo di suoni e risonanze interiori in grado di determinare stati di coscienza non ordinari. L’ensemble Limina ama sostare in queste soglie di contemplazione, in cui la musica sperimentale ed “esperita” che ne deriva spesso si trova a dialogare con altri linguaggi (arte, grafica, poesia, teatro).
“È sempre stimolante vedere la partecipazione del pubblico” – ci confida Stefano Somalvico – “Non si tratta infatti del classico ascolto distaccato o meramente intellettuale, ma di una vera e propria esperienza sensoriale, emotiva e spirituale. La nostra è una musica (e un progetto) tutta in evoluzione”.
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(14 marzo 2015)
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