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Bologna #Inscena la seconda parte della bella stagione di Teatri Di Vita

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Teatri Di Vita 07di Gaiaitalia.com

 

 

 

 

 Quattordici appuntamenti in 5 mesi, fra teatro, danza, musica e cinema. Due produzioni in tournée. Due compagnie giovani in residenza (di cui una straniera). Intersezioni con il sistema teatrale bolognese, con l’Università e con Art City/Arte Fiera. Tre corsi di teatro (con relativi saggi e spettacoli).

Questa è la seconda parte della stagione 2015/2016 di Teatri di Vita (www.teatridivita.it). Dopo l’autunno dedicato a “L’insufficienza del presente” per interrogarsi su un presente di cui avvertiamo troppe mancanze, ecco l’inverno e la primavera dedicati a “L’insufficienza del futuro” per interrogarsi sui temi che mostrano un futuro incerto. Come collegamento, il grande impegno produttivo di Teatri di Vita in questa stagione, che non a caso riprende quel monumento critico del presente e del futuro che è “Petrolio” di Pasolini: lo spettacolo “Is, Is Oil” di Andrea Adriatico, dedicato appunto a quell’opera di Pasolini, ritorna infatti anche in questa parte di programma (5-20 marzo).

Tutt’attorno i temi portanti che dall’insufficienza del presente ci mostrano le inadeguatezze del futuro che ci attende. Parleremo del populismo e della massificazione in “Delirio di una trans populista. Un pezzo dedicato a Elfriede Jelinek” di Andrea Adriatico e con Eva Robin’s (reduce da una fortunatissima tournée in Brasile) (13-17 gennaio); dei diritti civili in occasione dell’imminente discussione parlamentare sulle unioni civili, con il docu-film “Torri, checche e tortellini” di Andrea Adriatico dedicato alla nascita del Cassero e al rapporto fra Bologna e il movimento gay (25 gennaio); delle seduzioni della memoria e della comunicazione digitale nel progetto “The Blink Experiment”, che rientra nel programma di Art City in occasione di Arte Fiera (29-31 gennaio); delle minacce del terrorismo fondamentalista e dell’Isis in “Love bombing” del gruppo napoletano Nest (12-14 febbraio); delle questioni scottanti della Fine e della cura delle malattie terminali in “La stanza del tramonto” di Lina Prosa e Accademia Mutamenti (in prima nazionale, 26-28 febbraio); delle relazioni sociali come gioco di ruolo nel divertente e coinvolgente “Amleto” di Francesca Pennini e del ColletivO CineticO (all’interno di un ampio progetto cittadino dedicato alla compagnia) (23 marzo); del Medio Oriente e della Palestina nell’emozionante evocazione musicale dei Radiodervish nel concerto “Cafè Jerusalem” (31 marzo); delle disillusioni della gioventù nella rilettura di Giuletta e Romeo compiuta dal teatro del Lemming (1-3 aprile); della terza età e della memoria in “Homologia” della giovanissima compagnia Dispensabarzotti, segnalata al Premio Scenario, e presentata nell’ambito della rassegna Interscenario – Le generazioni del nuovo (8 aprile); di diritti umani con l’opera coreografica di Ariella Vidach “Freespirit”, che ha debuttato al festival I Teatri del Sacro (15-17 aprile); della guerra con “Namur” di Antonio Tarantino, presentato da Teatri di Bari, con una coppia di straordinari interpreti come Teresa Ludovico e Roberto Corradino (6-8 maggio); e infine dell’identità di genere e della costruzione sociale del ‘gender’ con la compagnia danese HimHerAndIt, che abbiamo portato per la prima volta in Italia durante lo scorso festival estivo “Cuore di Ghiaccio” e che sarà per alcune settimane in residenza a Teatri di Vita, dove presenterà uno spettacolo e il primo studio di un nuovo spettacolo (20-22 maggio).

 

E per parlare del futuro prossimo, tornerà anche quest’anno il ciclo di incontri con i candidati a sindaco della città di Bologna “6 domande sulla cultura”. Fu proprio Teatri di Vita nel 2009, con questo ciclo di interviste ai candidati, a riportare l’attenzione sulla cultura in una campagna elettorale impegnata quasi esclusivamente sul dibattito tra partiti o sui cordoli e i bus. Anche nel 2016, quindi, in vista delle prossime elezioni, Teatri di Vita organizzerà per la terza volta questi incontri, invitando tutti i candidati a sindaco a rispondere sui temi della cultura.

 

La stagione in abbonamento (al prezzo complessivo di 69 euro) comprende 14 appuntamenti: 8 spettacoli di teatro (di cui 2 produzioni e 1 prima nazionale), 4 spettacoli di danza (di cui due stranieri), 1 film e 1 concerto.

 

 

L’attività complessivadi Teatri di Vita  è realizzata in convenzione con il Comune di Bologna, con il sostegno della Regione Emilia Romagna, con il contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, della Fondazione Carisbo, di Coop Adriatica.

L’attività di produzione è realizzata con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(8 gennaio 2016)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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